Ferdinand "Jelly Roll" Morton

Nato Ferdinand Lamothe

(New Orleans, Louisiana 20-0-1890 / Los Angeles California, 10-7-1941)

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Auto proclamato l'inventore del jazz, così ha fatto stampare la scritta su i suoi biglietti da visita, Morton ben sapeva che era, anche se di poco, troppo giovane per essere l'inventore, avevo preso l'abitudine di aggiungere cinque anni al suo età attuale, dicendo di essere nato nel 1885.

Ferdinand "Jelly Roll" Morton era il primo grande pianista e compositore nella storia del jazz. Era molto abile a scrivere per le sue orchestre degli arrangiamenti musicali speciali che non superavano il limite di tre minuti imposti dalla tecnica di incisione dei dischi a 78 giri. I suoi dischi degli "Red Hot Peppers", incisi negli anni '20, sono fra quelli più importanti della storia del jazz.

Morton sarà però ricordato per il suo personaggio, il suo modo di esprimersi in modo esagerato, il suo sorriso con il diamante impiantato dentro uno dei denti centrali. Ancora adolescente, lavorava come pianista nei bordelli di Storyville, quartiere dei divertimenti di New Orleans. Ha anche fatto il giocatore d'azzardo, lo spaccone (giocatore di biliardo), e anche il magnaccio. Nel 1917, con l'America in guerra e New Orleans un porto militare importante, il ministro della Marina fece chiudere i locali a luci rossi e dove si suonava. Così Morton, come tanti altri musicisti di New Orleans, ha dovuto andare via. Dal 1917 al 1922 suonavo sulla costa ovest degli estati uniti. Poi andò a Chicago dove ha inciso fra 1923 al 1924 i famosi dischi degli "Red Hot Peppers". Era a quel epoca che ha cominciato a suonare nello stile "stride". "Jelly Roll" Morton era una figura importante di transizione fra lo stile ragtime al pianoforte jazz.

Gli anni trenta erano particolarmente difficili per Morton. Lo stile "Hot Jazz" era fuori moda. Il pubblico preferiva i suoni più morbidi e sofisticati degli big band e dello stile "swing". Finì la sua carriera suonando nei locali malfamati di Washington D.C. dove una sera ha preso una coltellata in un litigio. Grazie a la sua guarigione incompleta, morì pochi anni dopo pressoché dimenticato. La sua morte è venuta pochi anni prima dello stile "dixieland revival", un ritorno allo stile "hot jazz" durante gli anni quaranta, che servì a salvare dall'oscurità tanti dei suoi colleghi.

Brani da ascoltare: The Pearls, King Porter Stomp (1923), The Chant, Original Jelly Roll Blues, Doctor Jazz (1926), Hyena Stomp, Billy Goat Stomp, Wild Man Blues (1927), Kansas City Stomps (1928), Tiger Rag (1938), High Society (1939), Big Lip Blues (1940).

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